L'approfondimento economico

“Se si vuole conoscere a fondo l'umanità ed il carattere di un imprenditore non fategli il torto di non seguirlo, con la massima attenzione, allorché vi accompagna all'interno della sua impresa”

La visita aziendale

Prof. Piero Cenerini Dottore commercialista Docente di Economia aziendale

Di Piero Cenerini
pierocenerini@outlook.it

Se si vuole conoscere a fondo l'umanità ed il carattere di un imprenditore non fategli il torto di non seguirlo, con la massima attenzione, allorché vi accompagna all'interno della sua azienda per spiegarvi le caratteristiche della sua attività.

Rifiutarsi o dimostrarsi insofferente sarebbe come negare alla nonna lo sguardo ai nipotini da una fotografia tirata fuori dalla borsetta.

Nella mia attività di consulenza aziendale mi è capitato tante volte di dovere seguire con attenzione ed interesse il titolare dell'azienda o il Presidente della società in un giro più o meno ampio e prendere atto e dimostrare stupore per la sua creatura.

Sulla nuova macchina a controllo numericol'imprenditore non perdona: prezzo, velocità di produzione, qualità della lavorazione, tolleranze di lavorazione e via di seguito. Niente da fare anche se avevo fretta: la nuova macchina viene anche confrontata, come prestazione, con quella che è stata sostituita. Solo terminata l'accurata descrizione si può esaminare e concludere se quella macchina può aumentare il valore della produzione e in quale misura l'ammortamento della stessa possa incidere in una maniera sopportabile con il costo della produzione e la situazione finanziaria della azienda.

Al termine della puntigliosa descrizione fatevi comunque scappare una parola: fantastica!

Alcuni mesi fa mi venne a trovare a Bologna una famiglia francese. Mi preparai un piccolo giro turistico per la città per il giorno successivo, ma loro mi chiesero di portarli a Maranello per visitare il Museo e lo stabilimento della Ferrari. Riuscii appena a fare dare una occhiata alle sette chiese di Santo Stefano e dovetti ammettere che a Maranello non ero mai stato (e di ciò un poco mi vergognai).

Durante il viaggio accennai brevemente che la vera passione di Enzo Ferrari, nonostante gli ottimi affari derivanti dalla vendita di vetture stradali, è sempre stata l'automobilismo sportivo. Convinto che tramite le corse si potessero introdurre innovazioni tecnologiche per migliorare la prestazione e l'efficienza delle proprie automobili, con un forte ritorno di immagine a seguito di una vittoria: il Drake concentrò sempre molte risorse economiche nel settore sportivo della propria azienda.

Mentre si arrivava al Museo stavo accennando che la divisione principale del Reparto corse è la Scuderia Ferrari, la quale è da tempo impegnata nel campionato mondiale della formula uno, circostanza che ovviamente i mei ospiti conoscevano già!

Il Museo Ferrari a Maranello riserva ai suoi visitatori l'opportunità di effettuare un esclusivo tour panoramico in navetta per le strade che dividono la zona in cui sono situati i vari stabilimenti e sulla pista di Fiorano.

Ciò che colpisce nel parlare della guida è non solo la cura con cui sta descrivendo lo stabilimento ma il tono della sua voce, la passione direi l'amore con cui parla della Ferrari, della sua Ferrari.

La navetta percorre un lungo viale intitolato a Enzo Ferrari. Varie strade, ciascuna intitolata a piloti che hanno vinto il Titolo per la Scuderia, confluiscono nel viale Ferrari.

La navetta si sofferma davanti al vecchio stabilimento che ha rappresentato la prima sede della fabbrica e qui la guida racconta che Ferrari aveva il suo ufficio proprio vicino alla uscita e dalla sua sedia si alzava per vedere la sua macchina che usciva per essere consegnata.

Era una giornata di sole e quello che mi ha stupito era il modo deciso ma sereno con cui i vari dipendenti percorrevano le strade interne al complesso dello stabilimento, naturalmente tutti vestiti di rosso. Comprese le scarpe.

La guida ci ha portato poi in piazza Michael Schumacher situata all'interno della pista di Fiorano usata dai piloti in allenamento. Sulla piazza si affaccia una palazzina dove pare che il Drake passasse le sue ferie durante l'estate, anche per sentire meglio il rombo dei motori.

Il Museo mette in mostra i vari modelli che hanno vinto i campionati mondiali e qui i visitatori guardano meravigliati le rosse con grande ammirazione.

A fianco dell'articolo metto la foto del Museo Ferrari, il cavallino rampante ne è il simbolo ufficiale, deriva da quello in uso durante la prima guerra mondiale dall'aviatore italiano Francesco Baracca. Ceduto personalmente ad Enzo Ferrari nel 1923 dalla madre di Baracca perché portasse fortuna. E di fortuna ne ha portata ad un imprenditore che veramente è stato un grande.